
LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE
Un divario di conteggio dell’Agente di S. E. il Signore Senatore Marsigli, riconosciuto da Monsignore Nunzio Ranuzzi, e dal suo Signore uditore ha fatto ch’io non possa rispondere al V. Eccl. Reverendissimo prima d’ora, cosí precettato da Monsignore Sudetto. Oggi con le lettere di Bologna quell’Agente ha riconosciuto al divario e supplisce a lire 101 di residuo che mancavano peruna rimessa fatta con cambiale, sicche porgo l’avviso a Vostra Eccelenza Reverendissima d’aver incassato l’initiero. Non si e’ passato piu’ di scarso di Gigliati, giacche que zecchini proveniamo tal quali dal Signore Canonico Koller, al quale allora subito che Vostra Eccelenza Reverendissima si e’ degnata farmi sapere che aveva tal denaro nelle mani, io gliene ho accusato la ricevuta come dovevo. Resta solo ch’io rinovi a Vostra Eccelenza Reverendissima l’umile mia servitu’, e che La supplichi di continuarmi la sua grazia, mentr’io col desiderio di potermi impiegare nell’esecuzione di qualche suo comando, passo col piu’ ossequioso [...] |
Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820
Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820