Dopo gli articoli della spedizione de libri, avviso del pagamento da farsi nel Banco Smitner, e l’articolo negli affari d’Ungheria si prosiegue.

La pregi poi di voler far presenti i miei cordiali rispetti a Monsignore Eszterházy degni di Lei vescovo.

Quanto al canonico Szalagyi io vivo fra la speranze e il timore. Io desideravo con maggio impegno la sua venuta in roma, e per il buon serviglio di quel Collegio Ungarico [...] e per mia compiacenza. Ma ne avera miglior sorte sotto il nuovo governo, come la merita, i converra sacrificare il mio piacere le mie premure per questa sua venuta al suo maggior vantaggio, consolandomi di questa mia privazione nel suo stesso piacere per la miglior fortuna, che gli possa toccare. 

Mille e mille sinceri complimenti a tutti i nostri amici comuni...! Tenga poi presunti quegli altri mie amichevoli per cui ho cena stima particolare, cioe i signori Pray, Katona, Mitterpacher, Mako, Schönvisner, Szerdahely, professori che mi han ben toccato vivamente lo stato loro attuale, che per i piu’ e stato finora critico e molesto(?).  [...]