LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE

Írói és tudóslevelezés [708]

708 
Soldati
Francesco Tommaso
Koller
József
Róma
Pécs
1776-06-28
Országos Széchényi Könyvtár
Quart. Lat. 1511. 88r-88v

Dalla prima delle due, che ho avuto l’onore d’indirizzare a Vostra Signoria Illustrissima avra’ ella compresa, qual fosse il mio sentimento circa i due quesiti da principio proposti, e dalla seconda avra avuta la consolazione di apprendere, come la santita’ di Nostro Signore ha approvato quanto a tutte due le parti il Decreto, come era stato nell’enciclica, in cui si promalga l’estensione del Giubileo, concepito sicché resta autenticato e stabilito, che un vescovo puo senza contravenire alla Bolla determinare un certo numero di confessori i quali (tali) abbiamo diritto di usare le facolta concedute dal Pontefice nella Bolla, e che non e’ tenuto a concederne l’uso a tutti i confessori da lui approvati. So che nel tempo, de’ sei mesi ne quali dura l’estensione del Giubileo si debbano tener per sospese, e lo sono realmente tutte le Indulgenze non preservate nominatamente nella Bolla Pontificia di sospensione delle Indulgenze. So che puo’ un vescovo dichiarar sospeso l’uso delle facolta e Indulsi di assolvere da censure, e cari riservati ne’luoghi, e citat da lui non destinati, perché visitandosi le chiese delle medisime prescritte si aquisti il Giubileo, cioé limitarlo alla citta, ed a luoghi stabiliti per l’aquisto del Giubileo, correndo la stessa ragione che corre nel primo (...) ed essendovi anche in cio la pratica di Roma, che non preserva se non in certi casi, ed a certa sorta di persone. L’uso della suddetta facolta’ nel tempo dell’Anno Santo. 

Il passo della lettera di Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima che riguardava questo punto ultimo, non ha capito bene, perocché non si sapeva la concestione Apostolica fatta a cotesto Monsignore Vescovo, e la destinazione fatta dal medisimo di almi luoghi extra quinque ecclesias. Quetso fu il motivo che mi obbligo a pregare il signore Francesco Klimo, a chiederle che mandata ci fosse la particola del decreto (...)

Trattato ho provato inesplicabile consolazione in udire l’impegno e la premura di cotesti Popoli, ed il servore, con cui proccurano di far aquisto della santa Indulgenza; come pure gran piacere mi ha recato la lettura della Pstorale di cotesto degnissimo Pastore, a cui prego del cielo lunga vita a vantaggio de fedeli alla di lui cara affidati (...)

 

Roma Minerva 28 Giugno 1776

2024-01-19 00:00:00
Dóbék Ágnes
 

Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820

Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820