LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE
Siacché Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima mi comanda di darle sincero ragguaglio de’ portamenti di questo Signore Francesco Klimo nipote del fu degnissimo Monsignore Klimo; le diro’ benché con sommo mio rincrescimento che non scorgo in lui quell’ impegno per lo studio, che bramerei e che desidererei non prendesse la via, che alcuni di questi signori alunni battono di passare il tempo della spiegazione delle ripetizioni, e de circoli in leggere o libri di materie disparate, o fogli e di ciarlare. Questo e’ un abuso, che pur troppo ha allignato in questo collegio e per quanto abbia detto e in pubblico, e in privato, non mi e’ riuscito di svellerlo; come pure l’altro di non volersi preparare, come conviene alla ripetizioni, ma di leggerne buona parte. Pur troppo trattandosi di comunita’ numerose, non mancano di quelli, che sono dissipasi ed e’ quali piace il bel tempo; e questi cercano di accrescere il loro partito. La prego adunque a cntinuare nelle sue lettere ad eccitare all’amore dello studio, e del contegno necessario a tenersi nella scuola il suddetto Signore Francesco Klimo; ma senza punto significare di aver saputo, che egli sia intiepidito nella carriera intrapresa e che non faccia quanto potrebbe. Quanto a me non manchero’ di avergli l’occhio addesso, e lo stasso faranno i miei colleghi, anzi rinnovera’ al signore presidente le premure di Vostra Signoria Illustrissima e Reverendissima. Il Signore Cardinale di Boxador la ringrazia della memoria, che di lui conserva. Parimente i Padri Mamachi e Cristianopulo e il Padre L. Civini mi hanno imposto di rassegnarle i loro ossequiio. La traduzione per ordine del onsignore Klimo fatta de tre opuscoli contro i deisti da me recati nell’Italiana favella e’ uno stimolo per me di avere per il di lui Nipote tutta la premura. Siccome in occasione del nostro capitolo Generale (...) l’anno scorso fui incarito di stenderne gli (...) e’ qualche tempo da che i trovo corretto a non poter far uso di quel tempo, che mi rimane libero dalle scolastiche occupazioni, come vorrei; ma spero che fra mesi potro’ applicarmi a qualche cosa che non sia affatto inutile al Pubblico. Frattanto col piu’ profondo ossequio mi do l’onore di protestarmi. Minerva Ospizio Roma 7. Marzo 1770. |
Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820
Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820