L'alta stima, che professo al veneratissimo Monsignore suo Vescovo, mi ha reso assai sensibile alle triste notizie, che Vostra Signoria Illustrissima mi ha recate della preziosa di lui salute: e quantunque mi abbia in alcun modo mitigato il rammarico la nuova del di lui miglioramento, pure sono impaziente di sentirlo fuor di pericolo, come vivamente desidero. Al giovane Signore Klimo io non ne ho fatto alcun cenno, poiche non sapendo io s’egli ne fosse stato consapevole altronde, non ho creduto di doverlo rammaricare con un timore, che, benche troppo fondato, mi lusingo nondimeno non sia per verificarsi. Rispondendo alla richiesta, che Vostra Signoria Illustrissima replicatamente to mi ha fatta, mi do l’onore di dirle, che la spesa delle conclusioni, quando si tengono nel Collegio Germanico dedicate al Papa, ascende in tutto, e per tutto a 300. scudi Romani, o sia seicento fiorini; il che dico dopo di averne fatta richiesta nel Collegio, dove è recente la memoria di due simili dediche fatte a tempo nostro. Se poi si facesse ad un Cardinale, la spesa sarebbe minore di poco; consistendo la gran parte di essa nell’apparatura della gran sala, che dovrebbe farsi e in un caso, e nell’altro. Quanto alle mie opere, non trascurero’ le occasioni, che mi capitassero, di procacciarne esemplari, onde servirla: mi conviene però ripetere, che l'Analisi Critica contro Boutigni non essendo pubblicata, non e’ in mia facoltà il rimettergliene esemplare: quanto poi al Votum sullo stesso argumento delle Professioni religiose, che rimane inedito, e manoscritto, se comanda che le ne faccia fare una copia, abbia la bontà di dirmelo, prevenendola, che per ora la pregherò di tenerlo con qualche riserva, e che la spesa del copista sarà di circa otto scudi Romani.

Le torna i suoi complimenti l’attentissimo, e gentilissimo Lectore Civini. In occasione, che per l’avvenire Vostra Signoria Illustrissima mi favorisca di suoi caratteri, la prego d'indirizzar la lettera Minerva Roma senza fare nel soprascritio menzione alcuna del Collegio Germanico, la qual menzione è cagione, che i ministri della posta mandino le lettere al Collegio, onde accade, che io le ricevo piu tardi, che se venissero indirizzate qui alla Minerva Rinnuovo à Vostra Signoria Illustrissima le protestazioni della mia stima, e rispetto; e con questi sentimenti, mi raffermo

Minerva Roma 5 Aprile 1777