Ho avuto molto piacere di veder il degnissimo  Signore nipote di Vostra Eccellenza Reverendissima, al quale professo moltissima stima, e nelle occasioni non machero’ di fargli sentire gli effetti della buona servitu’ che ho per Vostra Eccelenza Reverendissima. Circa poi il Poema enedito di Giano Pannonio, di cui Ella si compiace parlarmi nel pregatissimo suo foglio de 17 dello scorso Febbraio, e del quale parimenze parla in Montefaucon nel I. Tomo della sua Bibliotheca Bibliothecarum alla pagina 517 ho l’onore di significare a Vostra Reverendissima, che il Montfaucon in questa parte e’ stato mal servito di notizie, mentre dalle diligenze fatte praticare con esattezza in questa biblioteca ambrosiana non trovasi il (...) manoscritto, non avendosi altre notizie, sennon quelle, che Vostra Eccelenza Reverendissima comprendera’ nel qui compiegato foglio. Mi si suppone piu’ che un tal manuscritto possa trovarsi nel codice Brescianocita dal Cardinale Quirini nella Diatriba preliminare alle lettere di Francesco Barbaro, onde faccio praticare le opportune ricerche, e riuscendo di trovarlo, mi faro’ un dovere di spedirlo tanto a Vostra Eccelenta Reverendissima nel modo appunto, che si degna addittarmi.  [...]

Milano 17 Marzo 1776