lllustrissimo, e Reverendissimo Signore Signore Excellentissime Colendissimo

Ieri ebbi la consolazione di vedermi favorito dal gentilissimo Signore Giuseppe Koller, cui in attenzione di sempre a me rispettabili comandi di Vostra Illustrissima esibii il poco, che da me potesse farsi per servirla nella di pu Persona: e spero, che se il medesimo si compiacerà di prevalersi in alcuna cosa dell'opera mia, potrò anche meglio dare a conoscere si a Vostra Illustrissima, che ad esso fin dove si stende la sincerità della mia stima per amendue. Io ho molitissimo di che congratularmi con Vostra Illustrissima dell'ottima educazione, che la di Lei vigilanza sa fatto avere a quest’ ottimo Giovine; le cui belle, ad obbliganti maniere si rapiscono, non che conciliarsi le considerazioni, e l’affetto ancora di chi tratte con lui. Con singolar mio piacere io stesso l’ho sperimentato, e spero, che mi verrà replicato questo contento, intendendo, che per alcun tempo si tratterrà in Roma. Ringrario distintamente Vostra Illustrissima si del vantaggio, che mi ha dato di conoscerlo, come ancora delle generose espressioni, colle quali mi vestifica il suo gradimento, per la piccola attenzione da meritata al detto Signore chi comandareà conventi della mia religione di dargli tutti gli attestati di stima, che loro venissero permessi. Questo, è il meno, che da me poteva farsi in riconoscimento di quella spaciale propensione, e bontà, con cui io, che ella riguarda la stessa religion mia: e quindi bramando fare molto di piu’, prego la medesima bontà sua a volermene facilitare il modo, co’ suoi pregiatissimi cenni, nell’ esecuzione de’ quali ascrivero’

sempre a mia gran fortuna il sempre piri comprovarmele

Roma 24 Settembre 1766.

Giantommaso De Boxadors

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