Eccellenza Reverendissima, 

Tortona, 2 novembre 1764.

Non posso intralasciare di eseguire la commessione avuta nello scorso ottobre dal Signore Conte Franco Bernardo Carnuschi il quale é stato sensibibissimo alla molta gentilezza di Vostra Eccellenza Reverendissima che si è degnata spedirli l'autentica scritta della morte ab intestato e della vita celibe del (...), troppo a lui necessaria testare sicome ha fatto. Egli mi incaricava di porgerne alla medesima Eccelenzia Vostra Reverendissima i suoi piu vivi ringraziamenti con cento e mille espressioni di stima esibendole nel tempo stesso la sua piu umile servitu, ove in queste parti valesse in alcuna cosa ubbidirla; Ne tai sentimenti andar dovean disgiunti dalla soscrizione di lui, ove un fier colpo di apoplessia non ce l’avesse tolto in brev’ ora di vita, lo che addivenne ne’ 3 dello andato mese. Il (...) h io l'onore di porre incece del suo il mio cognome, ed il dolore insieme nel comunicarle l'’infausta nuova. Nell’ afligion somma in cui mitroco una tal perdita mi sara di non piccol sollievo, se Vostra Eccellenza, cui più che di scrivere, amerei parlare del desiderio grande, in cui mi hanno posto di conscerla di persona i tutti magnifici encomi che odo qui farsele da quanti di costa vengono, se dico degnassi d’avermi in luogo dell’uno e dell’altro defunto, vale a dire nel novero de suoi veri servi del che vivamente la supplico. Gradisca frattanto queste mie espressioni sincere che le presento nella nostra italiana favella pensando con cio’ che men discare tornar le debbano all’ intendere che in ora faccio, esser Ella di quella d’assai studiosa e intelligente; e col piu profondo rispetto inchinandomi mi do l’onor di soscrivermi qual son veramente.

Carlo Franco Rovaglia di Compagnia di Gesu’