LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE
1710-1777 |
Eccellentissimo ed Illustrissimo Signore Padron Graziosissimo!
Sarei colpevole e commetteri diffetto troppo grande se con l’occasione delle Feste, del Santo Natale e nella rinorazione dell’ anno nella quale communmente tutti gl’ huomini l'un all’ altro rendono nuove testimonianze del loro obbligo mancassi di farle parti del mio dovere verso di quello, a cui dopo Domenedio devo questa vita e tutti gl'influssi della mia fortuna. Avetti adun Vostra Eccellenza profondi miei rispetti e gradisca ch’ io le consegri tutti i movimenti del cuor divoto che non vivo, se non per benigni di lei soccorsi, e che son tenuto alla buona educazione, la quale si e’ degnata di darmi, cutti i buoni sentimenti de’ quali mai mi truovero’ capace. E questi sono i benfatti, questi i graziosi benefici dei quali non saro’ mai in positura di potergliene dimostrare la debita gratitudine, tanto meno rendere il cambio. Tutto quel posso, dirizzero’ serventissimi voti al Cielo, e preghero’ ogni giorno della mia vita il Signore che voglia rendere ad Exettenza Vostra ogni piu’ vero contento, congionto con perfetta sanita’ e lunghezza di vita. E qui mentre La humilmente supplico a tenermi anco per l’avvenire Sotto l’ombra del Suo gloriosissimo affetto, profondamente me l’inchino, e bacio col cuore le Sacre mani.
ai 21 del Mese di Dicembre 1764. |
Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820
Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820