LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE

Írói és tudóslevelezés [512]

512 
Mondok
Georgio
Klimo
György
1710-1777
Pavia
Pécs
1764-04-12
Pécsi Egyházmegyei Levéltár
PEL I. 1.a.1. 1764. 111-113-

Eccellentissimo ed Illustrissimo, Patrono Graziosissimo!

 

Confesso tanti grandi le mie obligazioni a suoi verso di me meriti, che quantuno mi si porgessero tutto giorno radoppiate occasioni d’appagar quel desiderio ardentissimo, ch’io ho di servir Vostra Eccellenza non mai soddisfarei al dover mio. Nulla dimeno, s’io non passo compir con gli effetti all’obbligo mio, non stimo disconveniente, il che solo mi si concede, sodisfargli con parole. A questo mi pargono congiuntura le vegnenti Feste di pasqua e la susseguente solennita’ di san Giorgio con l’occasione de’quali l’annunzio tutti quelle felicita’ e quei beni, che per me si possano desiderar maggiori. All’avvenimento di che porgero’ ogni ghiurna della mia vita i piu’ servizi voti al cielo. Quanto a me: io (...) canto per grazia di Dio, ed altrimenti in questo Paese di contentezza se non cisi trovassero tanti rubbatori e taghe borse, i quali con tanta sanno rubbare agevolezza, che quello orologio col quale Vostra Eccelenzas’e’ compiaciuta di onorarmi sul principio del mese caduto nel mezo alla calcado uffiziali, essendo stato battuto ritorno alla solita Parada al Tamburo, non si sono spauriti di tormelo dalla pacoccia. L’altra disgraziata novella: Egli e’ permesso al signor capitano Rusánsky di vender la sua compagnia per comprar la quale hanno contribuito insieme quattro officiali: due Ebert da Buda: l’uno de quali dall’Alfiere, Tenente, l’altro dal Tenente e’ divenuto Primo Tenente; Baron Salis della Silesia del Primo Tenente, Tenente Capitano; Matyasovszky capitano colla compagnia.

E di tal guisa si ricompensano le sofferte nella guerra passata avversita’ e lavori. Sono ancora quattro o piu’, che vogliono vendere le loro cmpagnie, ma piaccia a Dio che non (...)  conceda. Noi altri affiziali siamo fatti adesso tutti scuolari, poicché ogni settimana per un di si legge dinnanzi a noi il Polybio, ma quanto cen, approfiteremo, cio’ non posso dire attesocché, abbiamo un esemplare solamente, e qui benché costasse troppo non si truova. Nel rimanente col cuore le baccio profondamente la mano e muojo. 

 

Da Pavia li 12 del corrente mese d’aprile 1764.

 

Giorgio Mondok Sotto tenente

olasz
2023-08-19 00:00:00
Dóbék Ágnes
 

Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820

Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820