LITERARY AND SCHOLARLY CORRESPONDENCE
1710-1777 |
Eccelenza Siamo arrivati ieri tutti che grazie a Dio, sani a salvi a Venezia e non ho voluto tardare un solo momento a darne carte a Vostra Eccelenza Reverendissima, rassegnadole nel medesimo tempo li miei piu’ divoti ossequi. Ho fatto diligenza per il Breviario, che Vostra Eccelenza desidera, ma non si trova in conto alcuno. Nel nostro viaggio abbiamo considerato il Signore Koller, ed io, che in mezzo alla buona fortuna, che egli che di veder l’Italia, non sarebbe piccola disgrazia, di non pter vederne. La parte principale, cioé – Roma, perció ci e’ venuto in mente un progetto che sottoponghiamo in tutto e per tutto ci volere di Vostra Eccelenza. Si potrebbe fino a settembre fare il giro della Lombardia, poi da Genova io lo farei passare a Pisa, dove receverebbe il Dottoramento e poi potrebbe con poca spesa andarsene fino a Roma, ed (?)soggiornare un paio di mesi, o piu’ ancora, secondo che piacera’ a Vostra eccelenza. Se non potro’ accompagnarlo fino cola’, ma lo raccomandero’ al (?) Generale, ed al di lui (?) Compagno di Germania che e’ certo B. Wandergoll(?) di Vienna, mio grande amico; e sono certo, che o lo terranno in convento, o almeno lo provvederanno di un ospizio convenevole, e di poca spesa. Tanto piu’ facilmente cio’ si farebbe, se Vostra Eccellenza volesse avere la (?) di scriverne due righe al nostro Generale, prendendo occasione dalla raccomandazione dal medesimo fatta a tutti li superiori di nostri conventi. Io concordo, che la spesa non si accrescerebbe di molto; ma grande al contrario sarebbe certemente il vantaggio, che al giovane apporterebbe questo viaggio. Sulla speranza adunque, che vostra eccelenza sara’ per approvare questo progetto, mutera’ viaggio, ed anderemo a Padova, Vicenza, Verona, Brescia, e Bergamo; ed in questa ultima citta’, che e’ mia Patria, attendero’ le risoluzioni di Vostra Eccelenza. Che se mai non Le piacesse questa nuova idea, allora potro’ fare addottorare il Signore Koller in Pavia, universita’ antichissima, e celebre, e sotto il Dominio Austriaco, e poi ricondurlo a Vienna nel mio ritorno. Intanto mi raccommando alla di lei protezione, e con profondo ossequio mi do l’onore di rassegnarmi. De Vostra Eccelenza, Venezia, 11 Luglio 1766 |
Készült az MTA BTK "Lendület" Kutatócsoport keretében: Nyugat-magyarországi irodalom 1770–1820
Edited and published in the project "Lendület/Dynamism" Research Group of Research Centre for Humanities of Hungarian Academy of Sciences: Western Hungarian Literature 1770–1820